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Come pulire e sanificare uno studio medico

Pulire e sanificare uno studio medico è una questione di estrema importanza, in quanto esso luogo molto esposto al contagio di virus e batteri. Per preservare quindi la sicurezza dei pazienti che frequentano gli ambulatori, gli ambienti sono monitorati tramite continue e specifiche circolari da parte del Ministero della Salute.

Oltre a ciò ad avere un ruolo importante è anche la normativa che gestisce l’igiene di questi ambienti: la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 di cui dispone anche Scaligera Impresa per garantire la massima pulizia e igiene.

Come pulire uno studio medico

L’elevato numero di batteri e agenti virali presenti negli studi medici e nelle sale d’attesa prevede determinati criteri di pulizia e sanificazione degli ambienti. Per questo motivo è fondamentale affidarsi a persone competenti e in grado di riuscire a svolgere al meglio questo tipo di attività.

Quando si pulisce uno studio medico è necessario svolgere diversi passaggi, infatti la sola pulizia per rimuovere lo sporco non è sufficiente ma è utile anche disinfettare e lavare in profondità tutti gli ambienti e le superfici. Queste operazioni sono da svolgere in qualsiasi stanza presente nello studio, ma in particolare in quelle più frequentate dai pazienti, quindi la sala d’attesa, l’ambulatorio e i servizi igienici.

Ogni quanto vanno svolte le attività di pulizia?
Innanzitutto è bene dire che quotidianamente devono essere fatti interventi di questo tipo, più nello specifico:

  • una volta al giorno pulizia delle superfici e degli arredi per rimuovere lo sporco che si deposita
  • alla mattina o alla sera un’accurata igienizzazione completa di tutti gli ambienti e di tutti gli strumenti
  • almeno tre volte al giorno lavaggio di pavimenti su cui si accumula lo sporco portato dall’esterno.

A cosa prestare attenzione

Oltre ai metodi sopracitati è utile anche avere dei piccoli accorgimenti, che se messi in pratica portano sicuramente a dei buoni risultati in termini di pulizia e igiene, tra questi:

  • arieggiare con frequenza i locali per favorire il ricambio di aria, se possibile farlo tra un paziente e l’altro
  • pulire con frequenza gli ambienti e soprattutto le superfici dove si accumulano lo sporco e i batteri
  • svolgere una pulizia profonda e non superficiale
  • utilizzare detergenti neutri e acqua su tutte le superfici che vengono toccate frequentemente e nei bagni
  • disinfettare i vari ambienti con prodotti specifici, quando possibile anche tutti gli strumenti quali ad esempio tastiere, mouse eccetera.

Oltre alla pulizia ordinaria è poi necessario sanificare uno studio medico per evitare eventuali rischi chimici, causati da residui che possono rimanere nell’ambiente durante la pulizia quotidiana per la rimozione dello sporco sulle superfici; o biologici per la presenza di virus o batteri importati dai pazienti e che possono rimanere nell’aria a causa del livello di umidità del luogo.

La scelta dei prodotti giusti

La pulizia di questo tipo di ambienti richiede una cura e l’utilizzo di prodotti e attrezzature specifiche. Tra queste ultime di grande necessità sono:

  • carrelli con secchi, panni e scope varie
  • sistema MOP manico con dispositivo di fissaggio e frangia mop in tessuto per pulire lo sporco più ostinato
  • prodotti vari quali detergenti di vario tipo tra cui sgrassanti, disinfettanti, disincrostanti, detersivi.

Come sceglierli?
La scelta dei prodotti da utilizzare si basa su diversi fattori:

  • la normativa che prevede l’igiene e la pulizia di uno studio medico, bisogna infatti rispettare i criteri richiesti e imposti dal Ministero
  • materiali da pulire, ogni superficie richiede un prodotto specifico diverso per evitare che si rovinino e soprattutto per far si che la pulizia sia adeguata e profonda
  • in base alle istruzioni dei detersivi, alcuni prodotti richiedono infatti un minor tempo per agire rispetto ad altri, quindi la scelta ricade anche sulla base del tempo a disposizione e in base al momento in cui le pulizie vengono fatte.